Il calcio ti salva la vita?


Non mangio latticini per tre motivi: il primo è che il sapore del latte mi fa letteralmente andare di stomaco; il secondo perché mi fanno male causandomi spossatezza, mal di testa e gonfiore addominale, prurito al cuoio capelluto. Il terzo, e non ultimo per importanza, è che trovo vergognoso il modo in cui vengono trattate le mucche, pecore e capre da latte per procurare un cibo che ci fa male e che andrebbe a nutrire i figli degli animali suddetti. Faccio eccezione rarissimamente, solo per formaggi prodotti da amici stretti, vedo gli animali o so come vengono trattati… ma ormai le occasioni sono rarissime.

Go Vegan!
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Detto questo, il primo ‘problema’ è stato capire se quel calcio davvero mi serviva e dove avrei potuto trovarlo. Poi ho letto che l’American Journal of Clinical Nutrition, nel 1983, ha pubblicato uno studio secondo il quale i casi di osteoporosi sarebbero più numerosi in quelle popolazioni che assumono calcio attraverso i latticini. E che il calcio dei latticini medesimi non viene assimilato dal nostro organismo, o almeno molto difficilmente e con un impiego ingente di minerali che dovrebbero ‘fare’ qualcosa d’altro.

E allora, dove lo prendo questo benedetto calcio?
Molti sono gli alimenti ricchi del prezioso minerale, alcuni dei quali spesso ignoti o quantomeno trascurati dalla dieta moderna.
L’alimento che in assoluto presenta quantità ingenti di calcio è il sesamo (vedi la ricetta del gomasio): i suoi piccoli e preziosi semi contengono, per 100 gr, 1000 mg di calcio.
Altro seme ricchissimo è quello di Chia (Salvia hispanica): una porzione da 100 grammi contiene 600 mg di calcio e preziosissimi Omega 3 e 6.
I semi di lino, oltre a presentare quantità di acidi grassi essenziali Omega 3, contiene 256 mg di calcio per 100 gr di prodotto.
Il cavolo verde e gli spinaci sono tra i vegetali a foglia verde con maggior contenuto di calcio: 56 mg per 100 gr di spinaci; 139 mg per 100 gr di cavolo verde.
Rimanendo nel mondo dei cavoli, i broccoli ci donano circa 47 mg di calcio per 100 gr, oltre che vitamina A, K, C (quest’ultima è fondamentale per un corretto assorbimento del calcio da parte del nostro organismo) e fibre vegetali.
La quinoa, pianta erbacea proveniente dalle Ande, ricca anche di potassio, zinco e proteine, contiene per 100 gr già cotti tra i 60 e i 100 gr di calcio.
E dalla melassa scura, liquido che si ricava dal processo di lavorazione dello zucchero di canna o barbabietola in seconda lavorazione, si può ottenere 172 mg per cucchiaino.
Un bicchiere di succo di arancia appena spremuto ci regala 70 mg di calcio e la vitamina C aiuta l’organismo nell’assimilazione del calcio medesimo e del ferro.
E che dire dei meravigliosi legumi? I fagioli bianchi contengono 170 mg di calcio per 100 gr, le lenticchie circa 50 mg, i fagiolini 70 mg per 100 gr.
Infine, c’è la frutta secca: in testa le mandorle con 266 mg per ogni 100 gr e i fichi secchi i quali garantiscono 135 mg di calcio su una quantità di 5 pezzi.

Un’ultima importantissima cosa: il calcio è molto difficile da assimilare. E l’unica maniera è la vitamina D che si trova nei raggi del sole. Quindi sole e passeggiate all’aria aperta!

5 commenti

  1. Molto carino questo articolo! ho sempre odiato il latte, proprio non mi piace ed è più forte di me…da piccolina mi sono fratturata il femore e ricordo mia madre che veniva la mattina con il tazzone di latte tiepido….dovevo proprio integrarlo insieme alla medicine per guarire! ma preverivo le medicine!!! Bell’articolo 🙂 complimenti!

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